domenica 15 febbraio 2009

Simulazioni di mercato: prediction market vs preference market

Le simulazioni di mercato che si pongono l’obiettivo di studiare le preferenze dei consumatori si suddividono in 2 tipologie distinte: prediction markets da un lato, preference markets dall’altro.

Entrambe queste tipologie di simulazione vengono utilizzate per stimare le preferenze attuali di un target rispetto a degli stimoli (candidati alle elezioni, prodotti, ecc…) ma anche per prevedere eventi futuri basandosi sulla convergenza del prezzo di mercato verso un valore condiviso (Dahan et al. 2008) sulla cosidetta wisdom of crowds (cioè la saggezza popolare descritta da Surowiecki 2004); è interessante analizzare come ciascuna di esse possieda alcuni caratteri distintivi.

Il prediction market (ad esempio Berg, Nelson and Rietz, 2008) è una metodologia che viene utilizzata per prevedere con largo anticipo degli accadimenti futuri. I titoli scambiati all’interno di un prediction market rispecchiano la probabilità che un evento accada (ad esempio: che il candidato X venga eletto alla carica Y, oppure che il partito Z superi alle elezioni amministrative la soglia di W di voti, o ancora che entro un anno dal lancio il prodotto A venda almeno B unità, ecc…). Più alto risulta essere il prezzo del titolo, più è probabile che l’evento che si intende prevedere accada realmente. Esempi di prediction markets sono gli Iowa Electronic Markets (http://www.biz.uiowa.edu/iem/) , l’Hollywood Stock Exchange (http://www.hsx.com/) ed il Foresight Exchange (http://www.ideosphere.com/fx/)

Il preference market (ad esempio Dahan, Soukhoroukova and Spann, 2007) è invece un approccio utilizzato per studiare le preferenze attuali degli appartenenti ad un determinato target rispetto a più alternative possibili (ad esempio: concetti o funzionalità di prodotto, design alternativi, possibili candidati alle prossime elezioni, ecc…). Anche in questo caso più elevato è il valore che un titolo raggiunge durante la contrattazione, maggiori sono i favori nei confronti di ciò che il titolo rappresenta.

Le differenze sostanziali tra le 2 metodologie possono essere riassunte nei seguenti punti:

=> Tempistica:

  • il prediction market dura nel tempo (solitamente fino al compiersi dell’evento che si intende prevedere)
  • il preference market generalmente si conclude nel giro di pochi minuti (in quanto non è previsto l’influsso di nuove informazioni)

=> Partecipazione/riservatezza:

  • il prediction market è generalmente aperto a tutti coloro che intendono partecipare
  • il preference market è riservato ad un campione ristretto di persone che vengono invitate dal ricercatore

=> Dinamicità:

  • il preference market non prevede l’influsso di nuove informazioni durante l’apertura del mercato stesso
  • il prediction market serve proprio per valutare l’impatto di eventi intermedi (ad esempio il congresso di un partito) sulla probabilità dell’evento futuro (ad esempio l’elezione del candidato di quel partito)

=> Incentivazione:

  • il prediction market è solitamente auto-incentivante in quanto è previsto il pagamento in denaro del controvalore del titolo al momento della chiusura del mercato
  • il preference market generalmente prevede l’assegnazione di un premio correlato al valore del portafoglio titoli posseduto al fine contrattazioni

Prediction market e preference market sono quindi 2 tipologie di simulazioni che possono trovare specifiche applicazioni in funzione del bisogno conoscitivo che si intende soddisfare.

Bibliografia:

Berg, J.E., F. Nelson, T. Rietz (2008) "Prediction market accuracy in the long run",
International Journal of Forecasting, 24, 285–300

Dahan, E., A. Kim, A. Lo, T. Poggio, N. Chan (2008), “Securities Trading of Concepts (STOC)”, MIT, Working Paper

Dahan E., A. Soukhoroukova and M. Spann (2007) "Preference Markets: Organizing Securities Markets for Opinion Surveys with Infinite Scalability", MIT, Working Paper

Surowiecki, J. (2004). The Wisdom of Crowds. New York: Doubleday